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Dogana e accise senza un tocco di zenzero? Da rimanerci appestati! Durante le epidemie di peste, veniva imposto a tutti di masticare zenzero!
Dogana e accise senza un tocco di zenzero? Da rimanerci appestati! Durante le epidemie di peste, veniva imposto a tutti di masticare zenzero!
L’energia elettrica da fonti rinnovabili prodotta da impianti aventi potenza superiore a 20 kW è da considerarsi come autoconsumata non solo da chi aderisce al servizio dello “scambio sul posto” erogato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ma anche dal produttore che cede al GSE gli esuberi di produzione rispetto ai propri autoconsumi. Il diritto annuale di licenza previsto dal testo unico sulle accise è pertanto di euro 23,24 perché l’attività di produzione viene esercitata in assenza di quello “scopo commerciale” che richiede invece il pagamento del più oneroso diritto di euro 77,47 Continua a leggere
La tenuta del registro d’officina, da scritturare dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno, viene prescritta dagli uffici doganali, ai sensi dell’art. 58 del testo unico sulle accise (TUA) approvato con D.Lgs 504/1995, perché necessaria alla registrazione delle periodiche letture dei contatori elettrici costituenti la base imponibile da esporre sulla dichiarazione di consumo annuale – prevista dagli articoli 53-bis e 55 del TUA – dell’energia prodotta dal 1° gennaio al 31 dicembre di ciascun anno di esercizio del generatore elettrico. A tal fine deve essere scritturato e custodito per un periodo non inferiore alla prescrizione quinquennale dell’imposta per essere esibito ad ogni richiesta dei funzionari dell’Amministrazione finanziaria e dei militari della Guardia di finanza addetti al servizio di verifica e controllo delle officine elettriche, ai sensi dell’art. 58, commi 3 e 4, TUA. Continua a leggere
Le disposizioni generali concernenti le accise accordano il rimborso sia ai prodotti già assoggettati che vengono avviati ad un deposito fiscale sia a quelli che sono trasferiti in un altro Stato membro o esportati. In ogni caso, la domanda deve essere presentata dal soggetto che nell’ambito della propria attività economica ha la disponibilità dei prodotti, all’Ufficio delle dogane competente all’emissione del richiesto provvedimento di rimborso perché territorialmente competente sul luogo dove si trovano i medesimi prodotti. Ai sensi dell’art. 29, comma 4, della legge 29 dicembre 1990, n. 428, la domanda di rimborso deve essere comunicata, a pena di inammissibilità, anche all’ufficio tributario che ha ricevuto la dichiarazione dei redditi degli anni d’imposta nei quali l’onere dell’accisa che si chiede in restituzione ha concorso a formare il reddito d’impresa del richiedente. Continua a leggere
Siamo però fermamente convinti che la semplice carità, non importa se cristiana o laica, non sia sufficiente. Come comunisti pensiamo che il diritto ad un’abitazione esista sempre, non solo nelle occasioni di emergenza. Siamo ben cosapevoli che fra qualche giorno queste persone che ospitiamo saranno nuovamente nelle sale d’attesa delle stazioni e negli angoli e sui marciapiedi della città. E’ necessario tornare a parlare del diritto ad un tetto sopra la testa, dobbiamo avere ben chiaro in mente che solo delle case popolari dignitose possono porre rimedio a questo problema dilagante, particolarmente accentuato in questo periodo dalla crisi e dai tagli del governo Monti. Continua a leggere
Le strutture e le sovrastrutture dell’amministrazione finanziaria spesso rinchiudono gli omini del fisco dentro bozzoli asfissianti e non gli consentono di evolversi dalla loro condizione larvale di pupe. Riporto lo sfogo dello sfortunato testimone di un frequente fenomeno di metafisica tributaria: la presunzione di aver acquistato morchie di gasolio in evasione d’imposta! Continua a leggere
L’azienda agricola che si rifornisce di gasolio denaturato in quantità superiore al limite assegnatogli con il libretto di controllo dell’ufficio provinciale U.M.A. viola il disposto dell’art. 6, comma 1, del decreto 454/2001 del Ministro dell’economia e delle finanze di concerto con il Ministro delle politiche agricole e forestali. Regolarizziamo l’errore scrivendo una lettera indirizzata sia all’ufficio provinciale per gli utenti motori agricoli che all’ufficio delle dogane e chiediamo di detrarre dalla prossima assegnazione la quantità eccedente che, ovviamente, non abbiamo utilizzato. Ci avvaliamo dell’istituto del ravvedimento operoso, pagando euro 32,25 (un ottavo di euro 258 costituente il minimo edittale della sanzione prevista dall’articolo 50, comma 1, del testo unico sulle accise per la violazione dell’articolo 6, comma 1, del decreto ministeriale 454/2001). Continua a leggere
L’errata compilazione dei preavvisi pregiudica la speditezza dell’attività di visita e controllo all’arrivo delle merci e ostacola il pubblicistico accertamento doganale. Pertanto, la società autorizzata alla procedura di domiciliazione prevista all’art 76, par.1, lettera c, del reg. CEE 2913/92 (CDC), per l’immissione in libera pratica, il deposito doganale, il transito esterno e le esportazioni, viene formalmente richiamata ad una più attenta e scrupolosa osservanza della vigente disciplina sulla procedura semplificata di accertamento doganale, e avvisata che saranno adottati gli opportuni provvedimenti di sospensione o revoca dell’autorizzazione alla domiciliazione qualora dovesse insistere in irregolarità procedurali che facciano temere il pericolo di abusi. Continua a leggere
Ai sensi dell’allegato I al Reg. CEE 2658/87 e successive modificazioni, il gasolio e il gasolio denominato “one” rientrano nella medesima voce doganale (n.c. 271019) e sono entrambi assoggettati al livello di accisa previsto, per il singolo carburante olio da gas, dall’art. 21 del D.lgs 504/1995 e dal relativo Allegato I. Se dal raffronto tra la rimanenza contabile e l’effettiva giacenza accertate nell’inventario del singolo carburante gasolio risulta una deficienza rientrante nella tolleranza ammessa dall’art. 50, comma 2, del testo unico sulle accise, non vi è l’irregolare tenuta del registro di carico e scarico e l’irrogazione dell’inerente sanzione è improcedibile. Continua a leggere
Il venditore tedesco inadempiente verso gli obblighi previsti dall’articolo 34, comma 2, della Direttiva 2008/118/CE relativa al regime generale delle accise, non può cedere birra all’acquirente italiano che – sprovvisto della qualifica di “destinatario registrato” prevista al punto 9 dell’articolo 4 della medesima fonte di diritto comunitario – è obbligato a pagarne l’accisa all’atto dell’immissione in consumo nel territorio dello Stato italiano e nemmeno può trasportarla, ai sensi dell’articolo 32 della stessa Direttiva CE, in quantità superiore al limite dei 110 litri stabilito dall’art. 11, co. 2, D.Lgs 504/1995. Continua a leggere
Il controllo dell’affidabilità metrologica degli erogatori e la conseguente richiesta di verifica di corretto funzionamento sono obblighi posti a carico del gestore: utente metrico come sancito dall’art.7 del decreto del Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato D.M. 28-3-2000 n. 182, applicabile nelle more dell’emanazione dei decreti ministeriali rivolti alla determinazione dei criteri per l’esecuzione dei controlli successivi sugli strumenti di misura MID (Measuring Instruments Directive – direttiva 2004/22/CE) e previsti dall’art.19, comma 2, del decreto legislativo n. 22 del 2007. Continua a leggere
L’Ufficio ha constatato l’attivazione e la connessione alla rete (grid-connect) di un impianto fotovoltaico da circa 48 kWp di potenza nominale, senza attendere il necessario sopralluogo, le eventuali prescrizioni, la licenza di esercizio del competente Ufficio dell’Agenzia delle dogane e omettendo il versamento della prescritta prima rata d’acconto dell’accisa e dell’addizionale provinciale sull’energia elettrica consumata negli usi soggetti. Sull’omesso versamento della rata d’acconto, pari a 230 euro per accisa sull’elettricità e 820 euro per addizionale provinciale, si applica pertanto l’indennità di mora del 6 per cento e, inoltre, sono dovuti gli interessi in misura pari al tasso stabilito per il pagamento differito di diritti doganali. Continua a leggere
Dopo aver denunciato all’Ufficio delle Dogane l’installazione e la connessione alla rete (grid-connect) di un impianto fotovoltaico da circa 48 kWp di potenza nominale, l’esercente lo ha posto in uso senza attendere il necessario sopralluogo, le eventuali prescrizioni e la licenza di esercizio del competente Ufficio dell’Agenzia delle dogane. L’ignoranza della legge tributaria non costituisce esimente dalla punibilità salvo i casi in cui l’autore dell’illecito sia stato indotto in errore incolpevole, ossia non rimproverabile, in quanto non evitabile con l’ordinaria diligenza. L’ignoranza è inevitabile quando sia indotta da elementi positivi esterni all’autore della violazione e provenienti da soggetti qualificati: idonei cioè a determinare nell’agente la convinzione della liceità della sua condotta. Continua a leggere
In tema di accise, il soggetto obbligato, per poter ottenere l’abbuono dell’imposta, ai sensi dell’art. 4 del d.lgs. n. 504 del 1995 (nel testo modificato dall’art. 59 della legge n. 342 del 2000), in riferimento alla perdita o alla distruzione di prodotti in sospensione d’imposta in conseguenza di un reato commesso da terzi, non può limitarsi a dimostrare che l’evento è stato determinato da un fatto umano ascrivibile a terzi, ma è tenuto a provare di non aver concorso con dolo o di non aver cooperato con colpa al suo verificarsi, ipotesi quest’ultima che si verifica quando, senza il comportamento gravemente colposo dell’obbligato, il reato non si sarebbe verificato o si sarebbe verificato in modo diverso. Continua a leggere
In presenza di deduzioni difensive (ai sensi dell’art.16, commi 4, 5 e 7, del D.Lgs 472/1997), l’impugnazione dell’atto di contestazione non è ammessa in quanto esso non può essere considerato atto di irrogazione delle sanzioni e l’ufficio è obbligato – a pena di nullità e nel termine di decadenza di un anno dalla data di presentazione delle deduzioni difensive ex adverso presentate dal trasgressore – ad irrogare le sanzioni con atto motivato anche in ordine alle medesime deduzioni. Inoltre, alle sanzioni previste per l’omesso o ritardato pagamento dei tributi, non è applicabile l’istituto della definizione agevolata di cui all’art. 17, comma 2 e articolo 16, comma 3 D.Lvo 472/1997. Continua a leggere
Dai Kevin che anche questa è andata! Si, è vero, la vita è spesso violenta e tu, ad appena vent’anni, hai già dovuto inghiottire parecchia sfiga. E la croce la subisci da quando eri un bimbo di 13 anni. Ma la vita è comunque meravigliosa e tu lo sai meglio di tanti altri. La assapori meglio di chi non ha avuto le tue sofferenze. Hai la fortuna di essere un feltrino: e la maestà del Monte Grappa e l’amore dei tuoi stupendi genitori, cureranno ogni tua ferita. Continua a leggere
Per acquisire il diritto all’agevolazione prevista su determinate tipologie di consumi di energia elettrica (nello specifico: quelle introdotte con l’art.4 d.l. 28 giugno 1995, n.250, come modificato dalla legge di conversione 8 agosto 1995, n.349, per le addizionali sull’energia elettrica utilizzata come materia prima nei processi industriali elettrochimici ed elettrosiderurgici ivi comprese le lavorazioni siderurgiche e delle fonderie), la ricorrente avrebbe dovuto preliminarmente far conoscere l’esistenza di tali requisiti oggettivi, denunciandoli al preposto Ufficio Tecnico di Finanza (l’odierno Ufficio delle Dogane), e così assumere lo status di soggetto passivo d’imposta. Continua a leggere
Sulla privatizzazione dell’acqua, ovverosia sull’ennesima mercificazione di beni e servizi, già su questo blog, il 12 novembre e il 27 novembre scorsi, avevo riportato due comunicati del mio sindacato.
Bene? E adesso aspettiamoci pure le fatture gonfiate del fornitore privato dell’acqua, della depurazione e dei rifiuti solidi urbani e, in nome del sacro libero mercato, in silenzio e camminando col didietro rasente al muro, chi dovremmo pregare affinché non ci fottano ancora una volta?
Intanto direi che, nell’attesa della trasmutazione degli italiani indifferenti (tanto odiati da Antonio Gramsci), per noialtri sarebbe bene andare a firmare, dal 24 aprile prossimo, i tre quesiti referendari per togliere l’acqua dal mercato e i profitti dall’acqua. Continua a leggere
L’altro ieri mi è capitato di vedere un uomo portato in catene da tre guardie penitenziarie, in ospedale, in neurologia d’urgenza.
Sarà stato alto non più di un metro e sessanta e il suo peso non credo superasse i 50 chili.
Il tremolio costante della sua testa e della bocca, aperta. Lo sguardo perso e … un corto guinzaglio, che vincola le sue manette al “bestio” più grosso e che gli permette di trascinare passi corti pochi centimetri, come se anche le caviglie fossero legate da una catena immaginaria. Continua a leggere
Accertato che il prodotto in regime sospensivo era stato fraudolentemente immesso in consumo nel territorio di uno Stato membro diverso dall’Italia, trovavano immediata applicazione gli articoli 6 e 20 della Direttiva 92/12/CEE del 25 febbraio 1992, il cui testo è stato riprodotto agli articoli 2 e 7 del D.Lgs 504/1995, non essendo invocabile uno ius singulare introdotto dalla legislazione nazionale, nemmeno se ritenuto non incompatibile con la citata direttiva comunitaria.
In tema di accise, il soggetto obbligato, per poter ottenere l’abbuono dell’imposta, ai sensi dell’art. 4 del d.lgs. n. 504 del 1995 (nel testo modificato dall’art. 59 della legge n. 342 del 2000), in riferimento allo svincolo fraudolento dal regime sospensivo in conseguenza di un reato commesso da terzi, non può limitarsi a dimostrare che l’evento è stato determinato da un fatto umano ascrivibile a terzi, ma è tenuto a provare di non aver concorso con dolo o di non aver cooperato con colpa al suo verificarsi, ipotesi quest’ultima che si verifica quando, senza il comportamento gravemente colposo dell’obbligato, il reato non si sarebbe verificato o si sarebbe verificato in modo diverso. Continua a leggere